News | 1 Dicembre 2024

La purezza della Dolomite al servizio dell’industria del vetro

Grazie alla sua composizione chimica e alle proprietà fisiche, la Dolomite (carbonato di calcio e magnesio) è impiegata per migliorare la resistenza, la durezza e la trasparenza del vetro, favorendo la realizzazione di prodotti di alta qualità destinati sia al settore dell’edilizia che a quello dei beni di consumo. Questo minerale contribuisce inoltre a ridurre la temperatura di fusione, abbattendo le emissioni di CO₂ nell’industria vetraria.

I vantaggi dell’uso della Dolomite nell’industria del vetro

La Dolomite conferisce al vetro una maggiore resistenza termica: il magnesio presente in questo minerale stabilizza la struttura vetrosa, aumentando la tolleranza alle alte temperature e rendendola adatta per la produzione del vetro utilizzato negli elettrodomestici come forni e piani cottura, oltre che in applicazioni decorative.
Questa resistenza al calore, insieme all’aumento della durevolezza, è particolarmente utile anche nell’edilizia. L’aggiunta di carbonato di calcio e magnesio rende il vetro idoneo per applicazioni strutturali, come finestre e pareti divisorie, e per prodotti sottoposti a sollecitazioni meccaniche. Inoltre aumenta la resistenza chimica, rendendo il materiale meno vulnerabile agli agenti acidi e alcalini.
La Dolomite contribuisce anche alla trasparenza e alla brillantezza del vetro, riducendo le impurità: un fattore cruciale nella produzione di vetri ottici e architettonici.

La lavorazione della Dolomite nell’industria del vetro

La Dolomite viene sottoposta a rigorosi controlli di qualità per evitare la presenza di impurità. Viene poi miscelata con altri materiali a temperature elevate, dove si fonde e si incorpora nella matrice del vetro, assicurando così le proprietà desiderate. Il carbonato di calcio corregge la composizione base della miscela vetrificabile, composta principalmente da silice, soda e calce. La Dolomite agisce come fondente e stabilizzante, abbassando il punto di fusione e migliorando la lavorabilità del vetro fuso. Il suo utilizzo segue un percorso sostenibile, essendo un materiale abbondante e naturale, la cui produzione e lavorazione richiedono meno energia rispetto ad altri componenti. Con il crescente interesse per l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni inquinanti, l’industria del vetro può ottimizzare la produzione, puntando anche sul recupero degli scarti e sul riciclo del vetro.

La Dolomite di Peroglio per l’industria del vetro

La qualità del vetro dipende significativamente dalla purezza delle materie prime utilizzate nella sua produzione. Impurità come gli ossidi di ferro possono influenzare negativamente la trasparenza, dando luogo a colorazioni indesiderate che possono variare dal verde al bruno. Questo è particolarmente problematico per il vetro utilizzato in applicazioni che richiedono una chiarezza ottica eccellente, come il vetro per le finestre, per il settore automotive o per le applicazioni scientifiche.
La Dolomite estratta nel sito produttivo di Carpanè si distingue per la sua eccezionale purezza con una struttura chimica omogenea e stabile. L’assenza di impurità, soprattutto di ossidi di ferro, eleva notevolmente la qualità di questo prodotto rispetto ad altri minerali simili presenti sul mercato.
L’ampia gamma di granulometrie, da 0 a 100 µm, risponde alle esigenze specifiche di diversi settori industriali, tra cui spicca quello del vetro, dove il carbonato di calcio e magnesio viene utilizzato per migliorare la composizione e le caratteristiche fisiche della miscela. L’elevata purezza rende la Dolomite di Peroglio una base ideale per la produzione di vetro di alta qualità, confermando il suo ruolo chiave nei processi dell’industria vetraria.